Monte Navegna

La cima tra i laghi.
Sorge nel comune di Rocca Sinibalda. Dal 1988 fa parte di una riserva naturale insieme al Monte Cervia. La vetta è un meraviglioso balcone sui laghi del Salto e del Turano; la salita è una bella passeggiatona molto "infrattata" con vista sul lago del Salto fino ai pratoni sommitali dove un lento salire conduce alla piccola croce di vetta.


Una piacevole escursione nella Riserva Naturale dei Monti Cervia e Navegna che consente di raggiungere quest’ultima cima compiendo un percorso anulare che offre numerosi spunti naturalistici e viste suggestive verso il Lago del Turano; sulla via del ritorno una sosta nei pressi di Castel di Tora completa la giornata escursionistica con la visita alla Cascata delle Vallocchie. Punto di partenza e di arrivo è il borgo di Varco Sabino da cui pressi prende avvio la strada brecciata che costeggia lungamente il Fosso della Montagna che in questa stagione tiene compagnia con il suono rimandato dalle numerose cascatelle e con salita molto graduale consente di guadagnare i prati di Certo Piano, luogo d’intersezione di alcuni sentieri ben indicati dai cartelli su una palina e dalla carta nella adiacente capannina. Imboccata una seconda brecciata tra boschi e radure si giunge in breve al Valico le Forche che immette su una bella valle prativa in cui si trovano un ricovero ed un rifugio di recente rimesso a nuovo, oltre all’omonimo fontanile particolarmente ricco d’acqua. Accanto al fontanile si avvia il sentiero che dapprima descrive una lunga ansa e poi conduce ad un vasto dosso dal quale la vista si apre verso il Monte Cervia ed il lago del Turano, ormai nei pressi del caratteristico attraversamento del Colle Nogaro su cui si possono osservare interessanti faggi dalle forme singolari. Superato il colle si affronta la Costa delle Cipolle, unico tratto con pendenza un poco più significativa da cui i panorami verso il Turano si fanno ancora più estesi e belli, ed infine ci si immette sui vasti prati sommitali del Navegna ormai in vista delle rocce dov’è situata la croce di vetta. Una volta giunti sulla cima la visuale si apre verso ogni quadrante offrendo panorami a perdita d’occhio sui numerosi gruppi montuosi dell’Appennino centrale, il tutto completato dagli specchi d’acqua del Salto e del Turano a formare un’indimenticabile cartolina. Conclusa la doverosa sosta osservativa il cammino riprende attraversando alcuni avvallamenti sull’ampia dorsale in direzione nord-ovest per poi prendere, al fianco di una staccionata, la ripida discesa che conduce alla Fonte Raina ed al vasto pianoro antistante il borgo di Vallecupola. Poco distante dalla fonte ci si avvia per una sterrata piuttosto dissestata che conduce diretta a Varco Sabino portandosi sul tratto finale al lato del Fosso della Mola che origina una notevole cascata poco prima di raggiungere l’abitato, andando con quest’ultima attrazione naturale a completare un’escursione molto remunerativa in quanto a varietà di ambienti attraversati e panorami. ambienti che si ha l’opportunità di attraversare ed anche perché porta a toccare la massima elevazione dei Monti Lepini.